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  • Professionalità e umanità è quello che i pazienti percepiscono in reparto. Ne siamo molto felici.

    Professionalità e umanità è quello che i pazienti percepiscono in reparto. E ne siamo molto felici.Vorremmo rivolgere un profondo ringraziamento ed esprimere la nostra gratitudine a tutto il personale medico dell’Istituto dei Tumori di Milano del reparto di Epato-gastro-pancreatico e Trapianto di Fegato guidato dal Dott. Mazzaferro, in particolare alla Dott.ssa Coppa e all’equipe che ha eseguito l’intervento, al personale infermieristico e agli operatori Oss; per l’impegno, la competenza, la preparazione professionale, ma soprattutto per l’esempio di umanità che non sempre si riscontra nelle strutture sanitarie.

    L’esperienza, la capacità e la preparazione, che contraddistinguono il lavoro di tutta l’equipe professionale del reparto, sono accompagnate da una distintiva componente umana e di profondo rispetto per il paziente; peculiarità necessarie e benefiche che contribuiscono senz’altro alla ripresa sia fisica che psicologica dell’ammalato, grazie al clima di pace e tranquillità che si respira nel reparto. Ciò a dimostrazione che abbiamo strutture sanitarie eccellenti che meritano tutto il nostro appoggio e supporto, in un periodo in cui l’opinione pubblica tende a sottolineare, soprattutto, gli aspetti negativi, vorremmo spezzare una lancia in favore di tutti coloro che riportano in alto gli standard qualitativi delle professioni sanitarie.

    Non dimenticherò mai le attenzioni, la cura e l’amore che tutto il personale ha dedicato durante la mia degenza, perché c’era sempre un sorriso o parole rassicuranti, e questo non è poco nei momenti di sofferenza. Grazie di cuore, con l’augurio che possiate proseguire con successo e con molte soddisfazioni il vostro lavoro.

     

    A volte le parole da dire sono tante, le emozioni vissute troppe da esprimere a voce in pochi minuti. In reparto capita di ricevere lettere come questa, che non è solo un ringraziamento sentito ma rappresenta una grande conferma che il paziente viene messo sempre al primo posto; che alla persona malata che deve affrontare l’intervento, l’ospedalizzazione e poi le cure, così come alla sua famiglia, quello che arriva è profondo rispetto, attenzioni, cura e amore. E ogni volta che qualcuno ce lo conferma è per noi una gioia immensa. Grazie.


    … ma non lo si può trovare soltanto “a distanza” – di Vincenzo Mazzaferro, su Corriere Salute

    Corriere Salute Vincenzo Mazzaferro… ma non lo si può trovare soltanto “a distanza”. La lettera di una “quasi dottore” al suo professore di chirurgia esprime gratitudine di fronte agli sforzi educativi messi in atto in quest’ultimo anno ma sottolinea quanto urgente sia tornare in corsia.

    In questo annus horribilis in cui l’emergenza e il senso di inadequatezza continuano ad assalire la dedizione e il lavoro di tante persone mettendo alla prova ogni nostra certezza, schiacciandoci sul dolore e indurendo oltremodo ogni nostra relazione, può succedere che si venga colpiti da parole, gesti, situazioni che ci ricordano che i valori fondanti del nostro vivere non sono cambiati e che ci sono capsule di vita che sopravvivono a dispetto di tutto. Una di queste “capsule” è costituita dalla scuola, o meglio dallo sforzo educativo che le famiglie e la società intera allestiscono da sempre per le nuove generazioni, nel tentativo – invero molto…

    Leggi tutto l’articolo di Vincenzo Mazzaferro, tratto da Corriere Salute – Corriere della Sera – 1 aprile 2021

     

    Vincenzo Mazzaferro è docente di Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano e Direttore della Chirurgia Generale della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori

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    Interviste a Pazienti e Volontari, i racconti e le testimonianze della XXI Giornata virtuale di PROMETEO

    Non ti scordar di me... 4Questo è stato per tutti un anno davvero complicato, un anno in cui purtroppo, a causa dell’emergenza COVID-19, non c’è stata la possibilità di incontrarsi e trascorrere dal vivo momenti di condivisione. E anche la XXI Giornata di PROMETEO, per questo motivo, non si è potuta tenere.

    Abbiamo voluto comunque raccogliere le testimonianze di chi fa parte della grande famiglia di PROMETEO e proporvele, sono quelle che avreste ascoltato se, come da 20 anni a questa parte, la Giornata si fosse svolta regolarmente. Vogliamo continuare a starvi vicini e ci auguriamo che voi possiate ricordarvi di noi, del nostro lavoro in reparto, dei nostri Volontari, dei nostri sforzi per poter accogliere al meglio i pazienti e le loro famiglie, 365 giorni all’anno, negli alloggi di CasaPROMETEO. “Non ti scordar di me” è come abbiamo voluto intitolare la Giornata.

     

    PROMETEO ODV intervista ai Pazienti: FABRIZIA CIRLAFabrizia, ex paziente, trapiantata presso l’Istituto dei Tumori di Milano, ha voluto regalarci una sua testimonianza, raccontata in questo video.

    “Mi chiamo Fabrizia, sono paziente da 22 anni. Riflettendo sul titolo dato alla Giornata “Non ti scordar di me” ho deciso di farmi ispirare da questo fiore che mi è sempre piaciuto. Ai tempi dell’antica Roma il Non ti scordar di me veniva considerato una sorta di panacea per tutti i mali. Non ti scordar di me è il fiore simbolo dell’amore che supera anche la morte. Nel mio giardino il non ti scordar di me più bello e profumato è quello del mio donatore, che non ha un nome ma che ringrazio ogni giorno, non mi scordo di te. Non ti scordar di me, il simbolo del ricordo, ricordi brutti di attese, di sconforto, di cicatrici che con il passare degli anni si sono trasformati in memoria non più dolorosa, memoria di vita che sono ancora qui a poter raccontare; il simbolo della salvezza da tutto ciò che può rattristare o addolorare, che nel tempo dell’ospedale si concretizzava nei Volontari, fiori sempre pronti a sbocciare senza farsi notare. I miei angeli custodi sono stati i medici e gli infermieri del reparto, tutti pronti a illuminarmi di speranze, a custodirmi con le cure, angeli con i camici. In ospedale ho visto e incontrato persone straordinarie che vivono vite solo apparentemente ordinarie, persone che si interessano gli altri prima di interessarsi a sé stessi, uomini e donne che non​ hanno​ scienza ma amore. E adesso da questo video vorrei parlarvi di un nuovo fiore, il “non mi scordo di voi”, in cui mi immedesimo e che voglio regalare ai miei figli, il bene più prezioso, che mi hanno dato la forza e la motivazione nella battaglia; ad Andrea che non mi ha fatto mai sentire un fiore marcio; a Fede, ad Ale e a Chicca, sempre pronti a darmi acqua, concime e riparo; a Laura e a Seba, i miei giardinieri del cuore; a Don Erminio, che mi ha aiutato a tenere salde le radici nella terra; al Dottor Mazzaferro, the Gardener. Grazie”

     

    PROMETEO ODV intervista ai Pazienti: UMBERTOAnche Umberto è un ex paziente del reparto di Chirurgia Epato-gastro-pancreatica e Trapianto di fegato dell’Istituto dei Tumori di Milano, e in questo video ci racconta i suoi ricordi di quel periodo, il trapianto, il settimo piano, il rapporto con i Volontari di PROMETEO.

    “Il mio ricordo comunque è bello. Il trapianto, si sa, non è una passeggiata. Però io ho dei bei ricordi. Qui ho trovato amicizia. Il personale è fantastico, i medici e il loro impegno quotidiano, gli infermieri e gli assistenti che mi hanno trattato come uno di loro; poi c’è l’Associazione PROMETEO, che è indispensabile, la loro presenza si sente, si sente veramente e rimane. Anche se torno per le mie visite di controllo spesso mi mancano, mi mancano tutti questi ragazzi perché non sono un’Associazione di volontariato, sono degli amici. E questo è bellissimo. Non sono solo i gesti, come quello di portarti il tè. La cosa importante è che intanto si chiacchiera, si parla, ci si conosce e questo è comunque un modo per stemperare l’ansia e le preoccupazioni che la malattia purtroppo porta. Io sono fortunato perché con il trapianto ho debellato il mio nemico, ma per chi si trova ad affrontare questo percorso sapere che c’è un’Associazione come PROMETEO aiuta, funge da ancora di salvezza, un’isola serena all’interno di quei brutti momenti che ci rimangono nel cuore.”

     

    PROMETEO ODV intervista ai Volontari: ERMINIA PAMIROSi può essere volontari e supportare le attività dell’Associazione in diversi modi, non solo attraverso l’attività quotidiana in reparto. A raccontarcelo è la signor Erminia Pamiro, la mamma di Irene, che con la figlia Emma e le amiche, riportano in sua memoria il motto “Be happy ❤️ love life”, diventato ormai un vero e proprio logo, in tantissimi gadget e oggetti, il cui ricavato, ottenuto dalla vendita, viene devoluto a PROMETEO ODV.

    “È un modo per stare vicini all’Associazione e contribuire a raccogliere fondi che permettono a PROMETEO ODV di aiutare i pazienti e di sostenere la ricerca. Ricordatevi di seguirci sul nostro canale Instagram behappy_ lovelife_ireforever per acquistare le bellissime mascherine in tessuto e tutti i manufatti che di volta in volta proporremo!”

     

    L’anno che sta per concludersi ha portato impPROMETEO ODV intervista ai Volontari: ELENA e MARAortanti cambiamenti, anche il modo di vivere il volontariato e ha imposto al mondo Terzo settore di reinventarsi per poter svolgere le proprie attività di supporto a chi ha più bisogno. La vicinanza affettiva e fisica che restituisce il volontariato in presenza nei nostri pazienti e nei loro famigliari non può certo essere sostituita dal volontariato online, ma una delle tante sfide che ci ha imposto il 2020 e per la quale ci stiamo preparando per il 2021, è di far convivere questi due modi di vivere il mondo del Terzo settore. Anche di questo tema avremmo

    PROMETEO ODV intervista ai Volontari: ELENA e MARAdiscusso nel corso della XXI Giornata di PROMETEO… Ne parliamo con due volontarie di lungo corso dell’Associazione, Mara ed Elena, appartenenti a due generazioni diverse, pronte a mettersi in gioco, anche in altre modalità, per stare vicino a chi ha più bisogno ma con la speranza di tornare presto ai sorrisi e agli abbracci in reparto.


    Un Natale solidale e… confortevole per gli ospiti di CasaPROMETEO, partecipa anche tu alla Wish List Natalizia

    Un Natale solidale e... confortevole per gli ospiti di CasaPROMETEO, partecipa anche tu alla Wish List NataliziaNatale 2020. Quest’anno per la maggioranza di noi sarà un Natale diverso. Proviamo a renderlo migliore?

    Impossibilitati a muoverci a causa delle limitazioni dovute all’emergenza sanitaria, in molti festeggeremo lontani dalle nostre famiglie. Ci sembrerà tutto molto strano e cercheremo di vivere comunque il periodo delle feste in modo positivo, con il giusto spirito natalizio, per quanto possibile, e con un atteggiamento fiducioso che guarda al futuro con la speranza che il nuovo anno possa portare sollievo per tutti.

    Ma per alcune persone, passare il Natale lontano da casa e dalla famiglia, sarà ancora più difficile. I nostri alloggi di CasaPROMETEO accoglieranno come sempre tante persone che provengono da tutta Italia e che devono sottoporsi a interventi e cure presso l’Istituto dei Tumori di Milano.

    In ogni caso, quest’anno saremo tutti inevitabilmente ancor più lontani e distanziati. Facciamo in modo che il comfort di una casa sconosciuta possa in qualche modo rendere più vicino il calore della propria casa.

    Abbiamo creato una Lista Desideri su Amazon, la Wish List Natalizia stilata apposta per CasaPROMETEO e i suoi ospiti. Desideriamo rendere gli alloggi sempre più confortevoli e accoglienti, vorremmo che non mancasse nulla, che ci fossero tutte le cose che servono per sentirsi a casa, magari, perché no, anche un po’ coccolati, al caldo, in un’atmosfera serena, moderna e funzionale.

    Nella tua lista dei regali aggiungi anche CasaPROMETEO. Servono tante cose e tu puoi regalarle: dalle coperte ai cuscini per i letti, dai piatti e posate ai prodotti per la pulizia, ecc. Se lo preferisci troverai anche il buono Amazon, con un’ampia scelta di importi, tagli a partire da 20 € fino alla cifra che vuoi tu (scegli consegna via email e indica la nostra email prometeo@istitutotumori.mi.it). Non devi fare altro che cliccare sulla Wish List Natalizia qui sotto e, comodamente, da casa tua, scegliere quello che più ti fa piacere donare a CasaPROMETEO. Il tuo gesto di generosità contribuirà a far ritrovare ai nostri ospiti il calore di casa. Anche lontani da casa. Anche a Natale.

    Partecipa anche tu!

    Come funziona? È molto semplice. Apri la lista cliccando sull’immagine qui sotto, scegli l’oggetto che vuoi regalare, aggiungilo al carrello e procedi al check-out. N.B. In fase di conclusione d’ordine ricordati di spuntare l’indirizzo di spedizione di PROMETEO già preimpostato e i tuoi regali arriveranno direttamente a noi.

    Grazie di cuore!

    Ecco la Wish List su Amazon

    Un Natale solidale e... confortevole per gli ospiti di CasaPROMETEO, partecipa anche tu alla Wish List Natalizia 1

    PER QUALSIASI INFORMAZIONE: tel. 02 2390 2878 – prometeo@istitutotumori.mi.it

     

     


    Vincenzo Mazzaferro premiato a Milano con l’Ambrogino d’Oro, 17 novembre 2020

    Vincenzo Mazzaferro Ambrogino d'oroMilano è la città che più di 25 anni fa mi ha dato fiducia e mi ha permesso di intraprendere una strada nuova nell’ambito della chirurgia oncologica.

    Vincenzo Mazzaferro – Ambrogino d’Oro 2020

     

     

    Ogni anno il Comune di Milano premia gli uomini e le donne, le associazioni e le organizzazioni che hanno saputo dare un contributo alla città o che si sono dedicate al bene comune, con la Benemerenza Civica, l’Ambrogino, un’onorificenza che prende il nome dal patrono della città, Sant’Ambrogio.

    In questa intervista, andata in onda al Tg Regione il 26 novembre 2020, il professor Vincenzo Mazzaferro, che da 30 anni lavora all’interno dell’Istituto Nazionale dei Tumori, ringrazia il Comune di Milano e la città che lo ha accolto dandogli fiducia, tanti anni fa, per la prestigiosa e storica onorificenza che arriva in un momento particolarmente difficile per Milano, messa a dura prova a causa della pandemia di Covid-19, e per chiunque svolga una professione sanitaria. Il professore sottolinea anche l’importanza di preparare il futuro e continuare a percorrere strade nuove che aprano prospettive di cura per le persone che affrontano percorsi di malattia.

     

    Guarda il video su Youtube

    Vincenzo Mazzaferro premiato a Milano con l'Ambrogino d'Oro, 17 novembre 2020

     


    “Non Ti Scordar di Me”, la XXI Giornata di PROMETEO sarà un abbraccio virtuale

    "Non Ti Scordar di Me", la XXI Giornata di PROMETEO sarà un abbraccio virtualeVe lo avevamo chiesto qualche tempo fa attraverso un sondaggio online. Fiduciosi nella ripresa di una vita normale per tutti, vi avevamo chiesto come avreste preferito lo svolgimento della nostra annuale Giornata di PROMETEO.

    Speravamo sinceramente nel ritorno del tempo degli incontri vis-à-vis, degli abbracci veri che ci scambiamo ogni anno quando ci rivediamo con i tutti i nostri soci e amici, che magari vengono anche da lontano. Purtroppo quel tempo non è ancora arrivato. Dovremo tutti tenere duro ancora per un po’, pazientare, utilizzare gli spazi virtuali per raccontarci novità, progressi, ecc. E dovremo essere cauti, seguire strettamente tutte le normative e adottare atteggiamenti e regole di vita il più possibile sicuri, per noi stessi e per il nostro prossimo. L’incontro dunque sarà a porte chiuse in numero di presenze ridottissime, con medici e volontari. Ma in qualche modo vorremmo rendervi partecipi. Per questo invitiamo tutti voi, sabato 17 ottobre, a seguire le nostre dirette Facebook per partecipare, anche se da lontano, ad alcuni degli interventi e ai momenti musicali. 

    Quest’anno non ci incontreremo fisicamente, dovremo aspettare ancora un po’, quindi cari amici… non scordatevi di noi!

    Qui di seguito una lettera scritta dalla nostra presidente, Giuse Dellavesa, proprio a riguardo della XXI Giornata di PROMETEO.

     

    Cari Amici di PROMETEO,

    ci ritroviamo dopo il periodo estivo durante il quale molti di noi sono stati in località di vacanza per prendersi qualche giorno di relax, cercando di recuperare le forze per affrontare il futuro incerto e i molti punti interrogativi che la pandemia non ancora risolta porta con sé.

    Siamo timorosi, ma sappiamo che dobbiamo convivere con il nemico invisibile ancora per parecchio tempo e che possiamo tenerlo lontano con pochi semplici gesti, ma soprattutto con senso di responsabilità nei confronti di tutte le persone.

    Per noi sono cambiate molte cose, come vi è facile immaginare, ma siamo determinati ad andare avanti e a trovare nuove forme di vivere il volontariato, utilizzando quello che ci può offrire la tecnologia per essere presenti con i pazienti. Oggi più che mai il mondo reale si fonde con il mondo virtuale, e il Covid non ha fatto altro che accelerare un cambiamento in atto ormai da qualche anno; anche quando torneremo ad incontraci di persona non abbandoneremo la tecnologia che abbiamo imparato a gestire.

    Per cominciare abbiamo pensato di usare la tecnologia per la 21ma Giornata della nostra Associazione, alla quale non abbiamo voluto rinunciare, nonostante i limiti imposti dal distanziamento fisico.

    “Non Ti Scordar di Me” è il titolo della giornata che quest’anno sarà in versione digitale con un numero limitato di presenze, e che si terrà il prossimo 17 ottobre nello spazio attrezzato per eventi di Cascina Rosa. I protagonisti di “…Non Ti Scordar di Me…” saranno come sempre i pazienti, i volontari e i medici…il cuore pulsante di PROMETEO, insieme alla musica che ci suonerà Paolantonio e ad un momento di svago e di scuola di cucina.
    L’evento videoregistrato verrà poi condiviso con voi tutti, e con altri amici che ancora non sappiamo di avere, sul nostro sito internet e attraverso i nostri canali social. Se lo desiderate potrete anche seguire in diretta sulla nostra pagina Facebook alcuni degli interventi e dei momenti musicali.

    In attesa di poterci ritrovare insieme di persona, vi invito a seguirci sul nostro sito; sarà un modo diverso di fare festa, ma l’abbraccio virtuale che ci scambieremo avrà lo stesso calore e la stessa intensità.
    Noi non ci scordiamo di voi, dei vostri bisogni e delle vostre richieste…voi ricordate che PROMETEO vive grazie ai suoi Amici, ai suoi Soci Volontari ed ai suoi magnifici Sostenitori.

    Con l’affetto di sempre, vi saluto
     
    Ripartire tutti insieme… con un nuovo tempo che è anche una rinascita
    Giuse Dellavesa
    Presidente PROMETEO OdV


    CasaPROMETEO non si ferma mai, anzi si rinnova!

    CasaPROMETEO si rinnovaCasaPROMETEO non si ferma mai, anzi si rinnova! Anche durante il difficile periodo del lockdown per l’emergenza Covid-19, abbiamo lavorato per continuare ad accogliere i pazienti costretti a spostarsi per motivi di cure.

    Ci siamo però detti che non era abbastanza: insieme ad Officine Buone e grazie al fondo di Fondazione di Comunità Milano, abbiamo creato il progetto Special Care, per poter ospitare in totale gratuità, nei mesi di maggio, giugno e luglio, sia pazienti che accompagnatori, nel rispetto delle normative anti-covid.

    Sempre durante questi mesi, grazie alla generosa donazione di due amici e sostenitori di PROMETEO, siamo riusciti ad arredare da zero un nuovo bilocale, rendendolo così moderno e funzionale, accogliente e confortevole, a disposizione di tutti coloro che ne avranno bisogno. E ci stiamo già muovendo per organizzare i lavori e per la scelta dell’arredamento di un altro dei nostri alloggi situato nei pressi dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

    Tutto ciò è reso possibile solo grazie al vostro sostegno. Ed è per questo che è così importante per noi mostrarvi quanto le vostre donazioni si trasformino in un concreto supporto ai pazienti e alle loro famiglie! PROMETEO è quindi lieta di mostrarvi Casa MIMOSA:

    >> Sfoglia la Foto Gallery:

    Ne approfittiamo per ricordare a tutti che CasaPROMETEO non va in vacanza e resta aperta anche nel mese di agosto.

    Per chi necessita di ricevere informazioni su CasaPROMETEO e richiedere gli alloggi, i nostri uffici rimarranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 11:30.

    Ecco i numeri da contattare:
    Tel. 02 2390 2685
    Cell. 327 574 3974


    “Io sono qui per lei!” – l’importanza dei volontari in reparto

    Chi lo riconosce? È il nostro volontario Carlo Belloni, che munito di tutti i dispositivi di sicurezza anche oggi va a trovare un paziente ricoverato al settimo piano dell’Istituto dei Tumori presso il Reparto di Chirurgia Apparato Digerente e Trapianto Fegato, il signor Lorenzo.

    Se i medici con tenacia e grande professionalità stanno combattendo per la sua guarigione, PROMETEO vuole provare a regalare un po’ di supporto morale al paziente provato da lunghi mesi di degenza e dalla solitudine. Carlo, tre volte alla settimana, bardato di tutto punto, si reca in reparto per passare qualche ora in compagna del signor Lorenzo, e tra una chiacchierata e l’altra, il suo umore è migliorato ed è tornato anche l’appetito!

    Gli occhi emozionati del signor Lorenzo alla frase di Carlo “io sono qui per lei”, sono la ragione che spinge i nostri volontari e tutta l’Associazione a fare sempre di più.

    Anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Covid-19, che inevitabilmente limita la presenza dei volontari in ospedale, PROMETEO è al fianco dei pazienti. La presenza dei volontari all’interno di una struttura ospedaliera è davvero di grande importanza. E spesso, come in casi come questo, diventa vitale.

    Il volontario ascolta, dona un sorriso o una parola di conforto, passa del tempo con il paziente, sta vicino alla famiglia, e in questo modo diventa un punto di riferimento quotidiano attraverso il quale la persona malata e i suoi cari possono attingere un po’ di speranza. A volte si tratta di brevi momenti, ma nelle lunghe ore ospedaliere, spesso vissute con paura e solitudine, disorientamento e fragilità, assumono la forza di un respiro vitale.

    I volontari rappresentano una parte fondamentale di PROMETEO, affrontando un compito non facile: quello di entrare con delicatezza e rispetto, nelle stanze dei pazienti ricoverati incontrando la loro disperazione. È una squadra che dà sostegno concreto alle persone che lottano per la vita confrontandosi con il dramma della malattia e coi profondi vissuti di angoscia, rabbia e dolore ma anche, per fortuna, di gioia e di rinascita. L’Associazione testimonia con il suo impegno dentro e fuori dall’Istituto, una solidarietà orientata ad umanizzare la cura per accogliere le persone nel loro stato di più grande vulnerabilità fisica ed emotiva. – Dott.ssa Silvia Polin, psicologa e psicoterapeuta – Formazione Volontari PROMETEO

     

    Rendere migliore la qualità della vita dei pazienti ricoverati e dei loro famigliari provando ad alleggerirli del peso che la malattia può portare è la nostra missione. E può diventare anche la tua.

    Conosci i Volontari PROMETEO! Clicca qui >>

     

    Se vuoi approfondire leggi i link agli articoli della Dr.ssa Polin:

    –>> Il bisogno di essere visti e riconosciuti. La Dott.ssa Polin incontra i Volontari PROMETEO

    –>> Essere Volontari in PROMETEO: il percorso di formazione grazie a Chiesa Valdese

    –>> Una carezza al giorno toglie il medico di torno. Formazione e supporto del volontariato

     


    Rassegna stampa: Studio XXL – Tumore del fegato, la cura migliore è il trapianto, anche in stadio avanzato

    Il trapianto è la cura più efficace nel tumore al fegato anche in stadio avanzato. È quello che emerge da uno studio clinico tutto italiano durato nove anni, progettato e sviluppato in Istituto dal Prof. Vincenzo Mazzaferro e dalla sua équipe. Denominato Protocollo XXL, ha coinvolto 74 pazienti tra i 18 e i 65 anni di età, con carcinoma epatocellulare, senza metastasi, sottoposti a varie terapie per ridurre le dimensioni del tumore.

    I partecipanti sono stati quindi assegnati a due gruppi: il primo è stato sottoposto al trapianto di fegato e il secondo ha continuato a essere seguito con le altre terapie non chirurgiche oggi disponibili. I risultati osservati indicano che a cinque anni dalla diagnosi, la sopravvivenza libera da eventi tumorali è stata del 76,8% nei trapiantati e del 18,3% fra gli altri.

    Il Prof. Mazzaferro sottolinea che gli esiti elevano la credibilità della chirurgia oncologica in generale e danno dimostrazione dell’efficacia del trapianto come non era mai stata ottenuta a livello internazionale. I dati emersi per la prima volta suggeriscono che, sulla base della risposta alle terapie loco-regionali contro i tumori epatici, oggi possono essere candidati al trapianto anche pazienti con forme intermedie o avanzate che fino ad ora venivano escluse da questa opzione. Quest’analisi è una pietra miliare nella storia delle terapie per il carcinoma epatocellulare e cambia l’attuale paradigma nel trattamento di questa importante forma tumorale: “abbiamo la conferma che il trapianto di fegato può essere parte della cura di questo tumore in qualsiasi momento della sua storia, ovvero in qualsiasi momento si osservi una sufficiente “risposta” alle terapie per un sufficiente periodo di tempo”.

    I Centri che hanno contribuito allo studio e che negli anni hanno costruito una collaborazione di tale portata sono: la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano con il Dipartimento di Oncologia dell’Università di Milano, l’Ospedale Cà Granda di Niguarda con l’Università Bicocca, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, la Città della Salute e della Scienza e l’Università di Torino, l’Ospedale Maggiore Policlinico IRCCS di Milano, l’Ospedale e l’Università Politecnica di Ancona, l’Università Tor Vergata e la Sapienza di Roma, l’ISMETT di Palermo.

     

    Qui di seguito la rassegna stampa web. Clicca sui link per leggere gli articoli online:

    –>>> AdnKronos.com                                                   –>>> Corriere.it           

    –>>> CorriereAdriatico.it                                            –>>> CronachediScienza.it

    –>>> DottNet.it                                                               –>>> Eco di Bergamo

    –>>> Epac.it                                                                     –>>> EtnaNotizie.it

    –>>> IlFarmacistaOnline.it                                        –>>> IMalatiInvisibili.it   

    –>>> LaStampa.it                                                           –>>> Leggo.it                                                                 

    –>>> LolNews.it                                                              –>>> Msn.com                                                               

    –>>> NotizieOggi.com                                                  –>>> NurseTimes.org                                                 

    –>>> Ok.Salute.it                                                            –>>> ParsToday.it                                                        

    –>>> PharmaStar.it                                                       –>>>   QuotidianodiSicilia.it                                       

    –>>> QuotidianoSanita.it                                            –>>> Repubblica.it, sezione Oncoline                  

    –>>> RossodiSera.it                                                      –>>> Sanita24.IlSole24Ore.com                              

    –>>> TeleNicosia.it                                                         –>>> TrapiantiSaluteGov.it                                      

    –>>> TrapiantoFegato.it                                               –>>> Univadis.it                                                           

    –>>> Vita-Salute.com

     

    Al seguente link è possibile ascoltare l’intervista al Prof. Mazzaferro andata in onda il 10/07/20 su Radio 24 all’interno del programma Obiettivo Salute, condotto da Nicoletta Carbone (intervista dall’inizio fino al minuto 1’:37”).

     


    Le parole che questo virus ci ha tolto – di Vincenzo Mazzaferro, su Corriere Salute

    Le parole che questo virus ci ha tolto - di Vincenzo Mazzaferro, su Corriere SaluteDiciamo la verità: la paura è che nulla cambi, o quasi. Chiediamo in molti un cambiamento ma riceviamo spesso risposte infarcite di misure restrittive e di prudenza, usando parole come distanziamento, epidemia, crollo dell’economia, risorse azzerate etc. Poche sono le critiche alla fragilità di un sistema costruito penalizzando ampie fasce di popolazione e a scapito dell’equilibrio del nostro pianeta.

    Forse le parole da dire in questo tempo di Covid-19 sono altre. Tra le tante, un paio meritano una rivisitazione per chi lavora in campo sanitario, nella ricerca e nella formazione. La prima è “eccellenza”: l’appellativo onorifico che diamo a ciò che è fatto così bene da riuscire a distinguersi dagli altri, la qualità specifica di molti medici, infermieri, ospedali e università, usata a lungo dal marketing sanitario e dai difensori della competizione in sanità. Si è dimenticato che “noi siamo quello che facciamo ripetutamente, e dunque l’eccellenza non è un’azione, ma un’abitudine” (Aristotele): l’abitudine a cercare ogni giorno di migliorare ciò che si è raggiunto il giorno prima, la spinta a cercar qualcosa di più efficace per il proprio paziente.

    Promuovere chi eccelle è quindi utile a tutti, perché trascina l’intero sistema verso il meglio e alla fine giova pure ai bilanci.

    Poi c’è “assistenza”: un’azione che non è atto dovuto per effetto di norme, ma che è funzione sociale da espandere, per migliorare noi stessi e per contribuire a ridurre le disparità di età, reddito, genere, disabilità, accesso alle cure etc. Pochi ricordano che meglio dei medici l’assistenza in medicina è svolta da ampie fasce di personale non-medico, sempre presente a fianco di chi ha bisogno (assistere vuol dire appunto “essere presente”). Investire sui non-medici per megliorare l’assistenza è quindi atto importante e innovativo. Il virus ci ha tolto molto, non permettiamo che ci tolga le parole giuste.

    Tratto da Corriere SaluteCorriere della Sera – 23 luglio 2020