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  • Quel volontariato passato ai raggi X – Ecco il libro-inchiesta di Fossati e Mazzaferro – Il Giornale

    Quel volontariato passato ai raggi X - Ecco il libro-inchiesta di Fossati e Mazzaferro - Il GiornaleUna delle «fotografie» più recenti del volontariato è stata scattata proprio da Milano.

    Il clic si deve a un importante lavoro, un libro-inchiesta del giornalista milanese Maurizio Maria Fossati e del medico oncologo Vincenzo Mazzaferro (nella foto), con l’Associazione Prometeo. Viaggio fra le testimonianze di chi ha vissuto questa realtà per 25 anni. Risultato: «Prossimo, molto vicino» (Edizioni San Paolo, 192 pagine).

    Il saggio, che raccoglie voci e verità, tenta di rispondere alla crisi attuale del volontariato sociosanitario. E sottolinea un «paradosso» che è nella proposta di riordino del Terzo Settore per Organizzazioni del Volontariato (Odv): il contrasto tra l’applicazione di un modello «aziendale» caldeggiato con l’approvazione degli economisti, e la realtà della forza lavoro delle stesse Odv. Questo «paradosso» – secondo gli autori – è rappresentato dal fatto che se da una parte con il modello aziendale «le Odv hanno oggi responsabilità precise, bilanci periodici e parametri da rispettare per dimostrare il valore del loro operato», dall’altra queste «non hanno un inquadramento della loro forza lavoro, libera o meno di impegnarsi negli obiettivi dell’organizzazione». – LuPav, Il Giornale, 27 gennaio 2025


    Prometeo, 25 anni al servizio del malato – Davide Re, Avvenire

    Avvenire 11 gennaioPrometeo, 25 anni al servizio del malato. L’associazione festeggia con un libro inchiesta sulla complessità dell’aiuto nella sanità di oggi. Analisi di una realtà del bene: la macchina della salute non può fare a meno del Terzo e Quarto settore, che però vengono penalizzati da burocrazia e regole.

    Migliaia di persone aiutate gratuitamente e 25 anni di attività: è la storia dell’Associazione Prometeo, che ha festeggiato il suo quarto di secolo pubblicando un volume, scritto da Associazione Prometeo, Maurizio Maria Fossati e Vincenzo Mazzaferro intitolato Prossimo, molto vicino (San Paolo, pagine 192, euro 15,00).
    Il volume, molto scorrevole, non solo racconta l’epopea di questa realtà milanese del “bene”, ma mette in luce anche tutte le passioni e le difficoltà che il “volontario” di oggi deve affrontare, soprattutto nel suo rapporto costante con la Pubblica amministrazione.

    Il corto circuito è presto detto, le politiche di salute pubblica, di cura e assistenza prevedono un ruolo attivo sia per il Terzo che per Quarto settore, ma molto spesso la rigidità burocratica o l’eccesso di regolamentazione fa si che queste realtà non riescano ad operare come vorrebbero a causa degli eccessivi costi richiesti dai parametri pubblici per l’espletazione di un servizio. Un fatto che poi avvita la stessa macchina sanitaria, che si trova – soprattutto nell’assistenza sociosanitaria o nell’aiuto in genere – a far meno dei vo-lontari, disattendendo i bisogni di una popolazione sembra più anziana, fragile e sola.

    Il volume è infatti, come spiegano gli autori, è un libro-inchiesta che nasce dalle voci di chi ha operato con Prometeo. Attraverso un dialogo aperto con questi protagonisti dell’aiuto,
    con i sostenitori materiali dell’associazione, con ex pazienti e con operatori del materiali dell’associazione, con ex pazienti e con operatori del settore sanitario, Prossimo, molto vicino offre stimoli e riflessioni sul presente e indicazioni sul futuro del mondo del volontariato, anche alla luce dell’attuale quadro normativo.

    Il nome “Prometeo” non si ispira al mito di colui che rubò il fuoco agli dei per darlo al genere umano, ma più semplicemente è l’acronimo di “Progetto malattie epatiche trapianti ed onco-logia” – fondata nel 1999 – realtà nata all’interno dell’Istituto dei Tumori di Milano per dare assistenza a malati e familiari – per esempio mettendo a disposizione alloggi per chi viene a Milano a curarsi – e supportare lo studio, la cura e la prevenzione delle malattie oncologiche degli organi dell’apparato digerente. Grazie ai volontari i pazienti dell’Istituto dei tumori vengono così seguiti non solo al momento del loro ingresso in ospedale, ma anche prima e dopo, con l’aiuto logistico, psicologico e umano. Il fondatore di Prometeo è uno degli autori del libro, ovvero Mazzaferro, oncologo di fama e professore di Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano.

    – Davide Re, Avvenire 11 gennaio 2025

     


    Il progetto che “trasforma un edificio in famiglia”, finanziato da PROSOLIDAR, ha reso Casa Lillà ancora più accogliente e funzionale

    Il progetto che "trasforma un edificio in famiglia", finanziato da PROSOLIDAR, ha reso Casa Lillà ancora più accogliente e funzionale“CasaPROMETEO: dove le relazioni trasformano un edificio in una famiglia”, è il progetto finanziato da Fondazione PROSOLIDAR, grazie al quale abbiamo potuto rinnovare integralmente gli arredi della cucina e del soggiorno di Casa Lillà!

    Casa Lillà occupa un posto speciale nel nostro cuore perché è l’alloggio che ha dato il via al progetto CasaPROMETEO nel lontano 2005. Ormai da tanti anni accoglie pazienti provenienti da tutt’Italia e non solo, che raggiungono Milano per curarsi all’Istituto Nazionale Tumori e all’Istituto Neurologico Besta, insieme ai loro accompagnatori.

    CasaPROMETEO è nata con l’obiettivo di offrire aiuto concreto a chi affronta la difficile sfida della malattia oncologica. Spesso, chi vive questa situazione, deve lasciare la propria casa per ricevere le cure specialistiche di cui ha bisogno, ed è importante che le persone possano trovare un ambiente dove sentirsi a casa anche in un luogo diverso dalla propria. Ecco perché abbiamo lavorato tanto per rendere l’ambiente comune accogliente e confortevole. Il nostro progetto è iniziato con una bella ripulita, accompagnata da lavori di manutenzione e tinteggiatura per dare un diverso look agli ambienti. I nuovi arredi scelti per la cucina e il soggiorno, funzionali e dall’aspetto moderno, in sostituzione di quelli vecchi e usurati, hanno fatto il resto ed il risultato finale è davvero soddisfacente.

    La sala da pranzo e la cucina sono il cuore pulsante di Casa Lillà, uno spazio comune in cui pazienti e accompagnatori possono incontrarsi, chiacchierare e creare legami di amicizia e solidarietà. Stare insieme a chi come te percorre un cammino difficile è il modo per rendere più leggera l’esperienza di cura, trasformando la distanza da casa in un importante e prezioso momento di condivisione.

    Grazie a questo progetto abbiamo fatto il primo importante passo avanti per migliorare la vita di chi soggiornerà in questo alloggio, in attesa di completare il rinnovo di stanze e bagni. Siamo felici di osservare il risultato ottenuto: l’accoglienza è migliorata e questo contribuirà certamente a rendere più sereno il percorso di cura dei nostri ospiti.

     

    650 notti, 400 trasporti, 70 ore di counseling: bilancio del servizio gratuito svolto nel 2024 per i pazienti dell’Istituto dei Tumori e dell’Istituto Besta grazie a SocialPRO

    Sostegno e ascolto: lo sportello di counseling di Social Pro per i pazienti e i caregiver dell’Istituto Nazionale dei TumoriPer i pazienti oncologici che raggiungono Milano per potersi curare è attivo un hub di servizi, chiamato SocialPRO, al quale possono rivolgersi per trovare supporto pratico, ospitalità gratuita e ascolto. Il progetto, finanziato anche quest’anno dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese, nasce per rispondere alle esigenze dei malati della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori e dell’Istituto Neurologico Carlo Besta, e affronta le carenze informative ed assistenziali che spesso i pazienti incontrano durante il percorso di cura.

     

    Realizzato da PROMETO ODV, in collaborazione con Officine Buone, SocialPRO si propone di fornire aiuto concreto ai pazienti e alle loro famiglie attraverso una HELP LINE attiva sette giorni su sette, contattabile anche tramite WhatsApp, e una piattaforma web dedicata.

    Contattando l’Help Line si hanno informazioni su come ottenere:

    – Ospitalità gratuita per coloro che necessitano di un luogo dove stabilirsi durante le cure. CasaPROMETEO offre 1000 notti gratuite per pazienti e anche per gli accompagnatori che versano in condizioni di disagio;

    – Trasporti per pazienti che incontrano difficoltà negli spostamenti, gratuiti o a prezzi calmierati, da e per le strutture sanitarie, le stazioni ferroviarie e gli aeroporti;

    – L’ascolto professionale di una Counselor per migliorare la qualità di vita di pazienti e caregiver che si trovano ad affrontare la malattia oncologica. Sviluppare autoconsapevolezza e poter gestire lo stress associato alla cura, sono aspetti che fanno la differenza.

    In Italia, circa quattro milioni di persone convivono con una diagnosi di tumore, il 5,7% della popolazione, e spesso devono affrontare spese importanti per coprire le carenze del servizio sanitario. SocialPRO, grazie al finanziamento della Chiesa Valdese, si impegna a fare la sua parte per colmare queste carenze e per migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari, rendendo più accessibile il percorso di cura.

    Grazie al progetto, nel 2024 abbiamo fornito fin qui 650 notti gratuite, effettuato 400 trasporti e gestito 70 ore di colloquio. Vi rendiamo partecipi di alcuni dei tantissimi messaggi di ringraziamento che abbiamo ricevuto…

    “Ringrazio Prometeo per tutto ciò che fanno aiutando chi veramente ha bisogno in un momento buio della propria vita.”
    “Semplicemente fantastici noi ci siamo sentiti a casa grazie.”
    “Io e la mia compagna Maria siamo ospiti della casa Prometeo, ci troviamo benissimo. Dobbiamo ringraziare la signora Stefania per l’accoglienza riservataci e per l’assistenza e la disponibilità ricevuta. Grazie alla signora Mara e a tutte le collaboratrici di Casa Prometeo per la loro disponibilità. Grazie alla counselor signora Giorgia per avermi aiutato ad affrontare con uno spirito nuovo i miei problemi. Un ringraziamento speciale a tutti voi di Prometeo per quello che avete fatto e state facendo per noi. Siete meravigliosi!”
    “Prometeo è un’associazione umanamente fantastica: persone disponibili all’aiuto e al supporto di chi è in difficoltà.”
    “Servizio ottimo, personale eccellente. Ci siamo realmente sentiti come a casa. L’alloggio è in ottima posizione è dotato di ogni comfort essenziale.”
    “Grazie dell’ospitalità, siete stati gentilissimi. Faccio tutti i miei complimenti al vostro servizio sociale in favore dei pazienti e degli accompagnatori. Grazie, grazie di cuore.”
    “Ho usufruito di due notti come ospite gratuita. Un servizio, una disponibilità e un grande appoggio reale e morale impagabile. Grazie!”
    “In un momento davvero difficile per la nostra famiglia Prometeo ci ha accolti offrendoci un supporto davvero prezioso. Grazie.”
    “Quando nella vita ti senti cadere c’è sempre qualcuno che ti dà una mano a rialzarti. Ringrazio con tutto il cuore Stefania e tutta l’associazione di Prometeo”

     

     


    “Prossimo, molto vicino”, la recensione su Gist.it

    “Prossimo, molto vicino”, la recensione su Gist.itUn viaggio, questa volta non nel mondo del turismo ma della salute. È il libro-inchiesta “Prossimo, molto vicino” nato dalle voci dei protagonisti di 25 anni di vita vissuta nel mondo del volontariato. 

    Un saggio che raccoglie testimonianze e verità, tentando di rispondere alla crisi attuale del volontariato sociosanitario in un momento storico di riordino del Terzo Settore. Perché L’intera società civile non può ignorare il paradosso su cui si continua a equivocare, ovvero che l’opera di volontariato prestata per coloro che sono nel bisogno ha un enorme valore, pur essendo gratuita”

    La solidarietà un valore fondamentale

    Attraverso un dialogo aperto con protagonisti del mondo del volontariato, con sostenitori, con ex-pazienti e con operatori del settore sanitario, il libro propone stimoli e riflessioni sul presente senza tralasciare indicazioni su cui costruire il futuro. Pagina dopo pagina, emerge chiaro un messaggio: sta a noi mantenere un ruolo di protagonisti e non di comparse in un mondo che cambia preservando “il buono e il giusto” che, dalle radici profonde della solidarietà e del riconoscimento del nostro prossimo, si ripropone come valore fondante della convivenza umana.

    Il riordino del Terzo Settore

    Dopo una prima parte dedicata ai valori imprescindibili del volontariato sociale, sanitario e non solo, e una seconda focalizzata sui problemi emergenti, gli autori affrontano un’analisi esperienziale di cosa implichi oggi il riordino del Terzo Settore per le Organizzazione di volontariato (ODV). L’applicazione di un modello “aziendale” su cui lo Stato e gli economisti puntano. Le ODV, quindi, hanno oggi responsabilità precise, bilanci periodici e parametri da rispettare per dimostrare il valore del loro operato. ODV che, però, non hanno inquadramento della loro forza lavoro, libera o meno di impegnarsi negli obiettivi dell’organizzazione: un paradosso che non si riesce a comprendere quanto potrà durare. Nella parte finale del libro si prova a dare qualche risposta, ovviamente non definitiva, alle tante domande ancora aperte. Accanto alle parole del cuore e alle parole che restano, si potrà cercare qualche traccia di futuro sia nel passato, sia nel presente che gli autori hanno provato a narrare.

    Una coralità di testimonianze

    Il libro è stato scritto da un medico oncologo, e da un giornalista, Maurizio Maria Fossati (consigliere GIST), grazie alla disponibilità di tanti amici che hanno accettato di parlare della loro esperienza vissuta in prima persona, da protagonisti nel mondo del volontariato, o come sostenitori che hanno contribuito a far sì che si potesse andare incontro ai bisogni del prossimo che ci è vicino. Tutti hanno risposto con entusiasmo all’invito a collaborare che ha rivolto loro la presidente di PROMETEO, con il desiderio di lasciare una testimonianza, animati dalla riconoscenza per quanto hanno ricevuto e per la gioia di aver potuto a loro volta donare in modo completamente altruistico. Per tutti è stato importante dare un messaggio che portasse conforto.

    25 anni di volontariato

    I 25 anni di attività dell’Associazione PROMETEO hanno coinvolto, accompagnato e supportato la vita di molte persone, in un momento difficile della loro vita come quello della malattia oncologica. Le pagine del libro raccolgono pensieri e proposte tratti da momenti di vita vissuta per e con l’Associazione, da situazioni contingenti, talvolta di entusiasmo, talvolta di dolore. Pensieri maturati in esperienze formative nate dalla realtà, dagli interrogativi che sorgono quando per scelta o per caso ci si imbatte nella “voglia di dare una mano”.

    Entrare nel mondo del volontariato

    Ma il libro vuole anche trasmettere lo stimolo a interessarsi e, se possibile, a entrare nel mondo del volontariato, anche solo semplicemente provando a farsi coinvolgere. Tutti abbiamo qualcosa da dare e tutti abbiamo bisogno di ricevere. Crederci è già un buon inizio che aiuta a non far prevalere il senso di inadeguatezza, spesso solo un alibi per non “prendere la rincorsa” e lanciarsi nella sorprendente dimensione dell’altruismo. Un’esperienza unica da vivere insieme agli altri.

    Già 25 secoli fa Platone osservava che “La felicità non sta nel ricevere, ma nel dare”; un principio che la filosofia ha incardinato nella quotidianità dell’uomo comune e nella straordinarietà della vita. Anche i proverbi, che sono l’espressione più sincera della saggezza popolare, ci ricordano che “Il bene che fai, esce dalla porta e rientra dalla finestra”. 

    Il valore del dare

    “Fare del bene, donare qualcosa di sé rappresenta nella mia esperienza lo strumento in grado di dare alla vita il suo senso più alto. È una sorta di valore aggiunto che si percepisce solo maturando la consapevolezza che l’altruismo può diventare il sentimento-guida del nostro agire: solo così diamo sollievo agli altri senza pesare su noi stessi”, sono le parole di un ex paziente, filantropo.

    La scienza che studia le condizioni di quello che definiamo come il “benessere umano” ci dice che per stare bene abbiamo bisogno degli altri, delle relazioni, dell’essere aiutati, amati. Abbiamo bisogno, secondo una prospettiva etico-relazionale, di essere riconosciuti come prossimo e di riconoscere come prossimo chi ci sta vicino. 

    Da tempo immemorabile quella del riconoscimento e dell’attenzione al prossimo è una caratteristica innata, soprattutto in alcune persone e soprattutto in alcune culture. Si tratta di uomini e donne che spontaneamente, senza chiedere nulla in cambio “danno una mano”, si adoperano perché l’altro, che pure non conoscono, possa star meglio, possa superare una situazione difficile, un dolore, una crisi, uno sbandamento, una perdita.

    In Italia due milioni e mezzo di volontari

    In alcune società e nella nostra italiana in particolare, le forme di organizzazione collettiva di questa dote si sono moltiplicate nel tempo, trovando le più varie espressioni e realizzazioni: dalla banda di paese, all’associazione che orienta la ricerca scientifica di una nazione intera, dal piccolo nucleo di aiuto per il doposcuola di bambini con famiglie disagiate, a organizzazioni che trasportano e assistono intere popolazioni nei teatri di guerra. Solo in Italia sono quasi 2 milioni e mezzo le persone che volontariamente e in modo continuativo fanno qualcosa per gli altri, singolarmente o in gruppi, che appunto prendono il nome di Organizzazioni di volontariato (ODV).

    www.gist.it – di Elena Pizzetti


    Sostegno e ascolto: lo sportello di counseling di Social Pro per i pazienti e i caregiver dell’Istituto Nazionale dei Tumori

    Sostegno e ascolto: lo sportello di counseling di Social Pro per i pazienti e i caregiver dell’Istituto Nazionale dei Tumori 1Lo Sportello di Counseling si inserisce all’interno del Progetto SocialPRO, finanziato anche nel 2024 dall’Otto per Mille Chiesa Valdese. Esso rappresenta un’importante iniziativa di supporto dedicata in particolare, ma non solo, ai pazienti e caregivers del reparto di Chirurgia Oncologica Epato-gastro-pancreatica e Trapianto di Fegato dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

    Questo servizio, totalmente gratuito, si propone di fornire ascolto e accompagnamento umano a coloro che affrontano la sfida della malattia oncologica, per rispondere ai loro bisogni emotivi e relazionali.

    Il counseling in ambito oncologico ha un ruolo cruciale, perché il percorso di cura può essere estremamente complesso e carico di emozioni. La diagnosi di un tumore non colpisce infatti solo il paziente, ma anche coloro che gli stanno accanto, e spesso ci si trova a dover gestire non solo il dolore fisico, ma anche l’ansia, la paura e l’incertezza.

    Quest’anno il servizio ha raggiunto 40 persone, di cui 30 pazienti del reparto e 10 caregivers. Le modalità di intervento si sono articolate in 30 colloqui individuali, 2 percorsi continuativi con i pazienti (incluso uno in modalità ibrida) e 5 percorsi continuativi con caregivers, per un totale di 70 ore di colloqui individuali.

    Data la breve durata delle degenze in reparto, la maggior parte degli incontri si è svolta con colloqui singoli. Questo approccio, tipico del “counseling dell’emergenza”, ha richiesto un’alta capacità di adattamento da parte della nostra counselor, Giorgia Lucchi, che ha operato in contesti variabili come sale d’attesa e corridoi. La collaborazione con i volontari di PROMETEO e il personale sanitario è stata fondamentale per consentirle di identificare i pazienti in difficoltà.

    I percorsi continuativi hanno avuto un valore inestimabile, supportando i pazienti nei momenti più difficili del trattamento. Anche i caregiver, spesso coinvolti in decisioni complesse, hanno trovato nel servizio un’importante fonte di ascolto e sostegno.

    Durante quest’anno abbiamo osservato un incremento delle richieste di counseling, grazie a una maggiore integrazione del servizio e alla diffusione di informazioni da parte dei volontari e del personale. Anche il passaparola tra le persone che ne hanno usufruito ha consentito un allargamento dell’utenza, in particolare per i caregivers.

    Al termine del percorso fatto, le persone sono state invitate a lasciare un commento sul servizio di cui avevano usufruito, e alcune di loro lo hanno fatto con piacere; riportiamo di seguito alcune delle testimonianze raccolte. Sono storie di vita reale che evidenziano l’impatto positivo del counseling, mostrando come il conforto ricevuto ha fatto la differenza nei momenti più difficili. Le esperienze condivise da pazienti, caregivers e volontari offrono una prospettiva autentica sull’importanza di avere accanto chi ti ascolta e ti accompagna in un percorso così sfidante.

    “CasaPROMETEO, non poteva essere nome migliore. Casa è: famiglia, ascolto, disponibilità, aiuto, dedizione, attenzione”;
    “Counseling: un ascolto attento, un camminarti a fianco per sorreggerti e renderti capaci di percorrere un sentiero faticoso della vita. Questo è molto altro abbiamo ricevuto e ne saremo testimoni per poter portare piccole gocce affinché l’aiuto possa diventare un mare! Grazie grazie!”
    “Counseling: professionista molto competente e persona attenta all’altro, che sa essere “nutriente” e ti supporta”;
    “Servizio di grande aiuto in questo particolare momento, una “zona di comfort” nel vuoto assoluto interiore… Uno spazio mio nella completa dedizione alla malattia.”
    “Ho usufruito del servizio di counseling, ottimo servizio, molto utile per sopportare momenti di difficoltà in cui anche noi familiari ci troviamo. Ringrazio l’associazione PROMETEO per l’ospitalità e umanità nei nostri confronti e ringraziamo infinitamente per le giornate gratuite in casa.”
    “Ho usufruito del servizio di counseling. Come prima volta, mi sono trovata molto molto bene e a mio agio. Trovo sia un’ottima iniziativa sia per i pazienti che per chi sta vicino a loro.”
    “Hai usufruito di uno dei servizi di SocialPRO? Lascia qui un tuo commento. Sì, mi ha sorpresa pienamente, mi ha aiutato a gestire la mia situazione e un ottimo servizio per chi come me ne ha bisogno. Grazie Giorgia.”

     


    Prossimo, molto vicino. Un libro inchiesta sul volontariato che nasce dalle voci dei protagonisti – Giornale di Sicilia

    Prossimo, molto vicino. Un libro inchiesta sul volontariato che nasce dalle voci dei protagonisti - Giornale di SiciliaAttraverso un dialogo aperto con protagonisti del mondo del volontariato, con sostenitori, con ex-pazienti e con operatori del settore sanitario, il libro raccoglie pensieri e proposte dall’oncologi Vincenzo Mazzaferro, dal giornalista Maurizio Maria Fossati e dall’associazione PROMETEO, pensieri maturati in esperienze formative nate dalla realtà, dagli interrogativi che sorgono quando per scelta o per caso ci si imbatte nella “voglia di dare una mano”.

    Dopo una prima parte dedicata ai valori imprescindibili del volontariato sociale, sanitario e non solo, e una seconda focalizzata sui problemi emergenti, gli autori affrontano il tema del riordino del Terzo Settore per le Organizzazione di volontariato (ODV). L’applicazione di un modello “aziendale” su cui lo Stato e gli economisti puntano. Le ODV, quindi, hanno oggi responsabilità precise, bilanci periodici e parametri da rispettare per dimostrare il valore del loro operato. ODV che, pe-rò, non hanno inquadramento della loro forza lavoro, libera o meno di impegnarsi negli obiettivi dell’organizzazione.

    I 25 anni di attività dell’Associazione PROMETEO hanno coinvolto, accompagnato e supportato la vita di molte persone, in un momento difficile della loro vita come quello della malattia oncologica.

    Secoli fa, Platone osservava che “La felicità non sta nel ricevere, ma nel dare”; un principio che la filosofia ha incardinato nella quotidianità dell’uomo comune e nella straordinarietà della vita. Anche i prover-bi, che sono l’espressione più sincera della saggezza popolare, ci ricordano che *Il bene che fai, esce dalla porta e rientra dalla finestra”.

    “Fare del bene, donare qualcosa di sé rappresenta nella mia esperienza lo strumento in grado di dare alla vita il suo senso più alto. È una sorta di valore aggiunto che si percepisce solo maturando la consapevolezza che l’altruismo può diventare il sentimento-guida del nostro agire: solo così diamo sollievo agli altri senza pesare su noi stessi”, sono le parole di un ex paziente, filantropo.

    La scienza che studia le condizioni di quello che definiamo come il “benessere umano” ci dice che per stare bene abbiamo bisogno degli altri, delle relazioni, dell’essere aiutati, amati. Abbiamo bisogno, secondo una prospettiva etico-rela-zionale, di essere riconosciuti come prossimo e di riconoscere come prossimo chi ci sta vicino.

    Solo in Italia sono quasi 2 milioni e mezzo le persone che, volontariamente e in modo continuativo, fanno qualcosa per gli altri, singolarmente o in gruppi, che appunto prendono il nome di Organizzazioni di volontariato.

    In definitiva, grazie al volontariato e all’impegno di persone meravigliose e schive, le Istituzioni e lo Stato suppliscono ai bisogni della popolazione non abbiente con un aiuto che altrimenti non sarebbe possibile erogare, se non a costi molto significativi. E questo libro vuole anche essere un ringraziamento a tutte queste splendide persone.

    Tutti i diritti d’autore sono a favore dell’associazione di volontariato PROMETEO.

    Da: Giornale di Sicilia


    Prossimo.Molto vicino. In Libreria – Le proposte di novembre – vogliadisalute.it

    Attraverso un dialogo aperto con protagonisti del mondo del volontariato, con sostenitori, con ex-pazienti e con operatori del settore sanitario, il libro propone stimoli e riflessioni sul presente senza tralasciare indicazioni su cui costruire il futuro. Pagina dopo pagina, emerge chiaro un messaggio: sta a noi mantenere un ruolo di protagonisti e non di comparse in un mondo che cambia preservando “il buono e il giusto” che, dalle radici profonde della solidarietà e del riconoscimento del nostro prossimo, si ripropone come valore fondante della convivenza umana.

    Dopo una prima parte dedicata ai valori imprescindibili del volontariato sociale, sanitario e non solo, e una seconda focalizzata sui problemi emergenti, gli autori affrontano un’analisi esperienziale di cosa implichi oggi il riordino del Terzo Settore per le Organizzazione di volontariato (ODV). L’applicazione di un modello “aziendale” su cui lo Stato e gli economisti puntano. Nella parte finale del libro si prova a dare qualche risposta, ovviamente non definitiva, alle tante domande ancora aperte. Accanto alle parole del cuore e alle parole che restano, si potrà cercare qualche traccia di futuro sia nel passato, sia nel presente che gli autori hanno provato a narrare.
    Maurizio Maria Fossati e Vincenzo Mazzaferro

    Scritto a quattro mani da un medico oncologo, Vincenzo Mazzaferro, e da un giornalista, Maurizio Maria Fossati, il volume ha preso corpo grazie alla disponibilità di amici che hanno accettato di parlare della loro esperienza vissuta in prima persona, da protagonisti nel mondo del volontariato, o come sostenitori che hanno contribuito a far sì che si potesse andare incontro ai bisogni del prossimo che ci è vicino. Tutti hanno risposto con entusiasmo all’invito a collaborare che ha rivolto loro la presidente di PROMETEO, con il desiderio di lasciare una testimonianza, animati dalla riconoscenza per quanto hanno ricevuto e per la gioia di aver potuto a loro volta donare in modo completamente altruistico. Per tutti è stato importante dare un messaggio che portasse conforto.

    I 25 anni di attività dell’Associazione PROMETEO hanno coinvolto, accompagnato e supportato la vita di molte persone, in un momento difficile della loro vita come quello della malattia oncologica.

    Le pagine del libro raccolgono pensieri e proposte tratti da momenti di vita vissuta per e con l’Associazione, da situazioni contingenti, talvolta di entusiasmo, talvolta di dolore. Pensieri maturati in esperienze formative nate dalla realtà, dagli interrogativi che sorgono quando per scelta o per caso ci si imbatte nella “voglia di dare una mano”. Ma il libro vuole anche trasmettere lo stimolo a interessarsi e, se possibile, a entrare nel mondo del volontariato, anche solo semplicemente provando a farsi coinvolgere. Tutti abbiamo qualcosa da dare e tutti abbiamo bisogno di ricevere. Crederci è già un buon inizio che aiuta a non far prevalere il senso di inadeguatezza, spesso solo un alibi per non “prendere la rincorsa” e lanciarsi nella sorprendente dimensione dell’altruismo. Un’esperienza unica da vivere insieme agli altri. – Stefania Lupi

    Da: vogliadisalute.it


    Farsi vicini ai malati che vengono da lontano – Il Corriere della Sera – Salute

    Bozza automatica 48Platone lo aveva capito 25 secoli fa: «La felicità non sta nel ricevere, ma nel dare». Intuizione poi sedimentata nella saggezza popolare, come testimoniano i tanti proverbi che celebrano il valore del dono, in tempi più recenti dimostrato anche dalla scienza: per vivere bene abbiamo bisogno di affetti e solidarietà. In una parola, abbiamo bisogno del prossimo.

    C’è poi chi va oltre e «si fa prossimo», come i due milioni e mezzo di italiani che senza chiedere nulla in cambio si adoperano perché altre persone, mai viste prima, po sano vivere meglio o riescano a superare un periodo difficile. Sono persone mosse da altruismo, che credono nel valore della solidarietà. Ai volontari, soprattutto in campo sanitario, nessuno fa mancare lodi e apprezzamento.

    Ma abbondano solo quelli, perché quando si arriva agli aspetti pratici (ogni attività ha bisogno di risorse economiche, e il Terzo settore non fa eccezione) le cose cambiano. Lo Stato chiede alle associazioni bilanci, garanzie, parametri, che comportano costi e una gestione «aziendalista». È il paradosso di una società che impone logiche economiche anche alle iniziative che vivono di impegno e passione.

    È uno degli spunti di riflessione che emergono da questo libro-inchiesta scritto a molte mani.

    Oltre al giornalista scientifico Maurizio Maria Fossati e al chirurgo oncologo Vincenzo Mazzaferro, tra gli autori c’è l’Associazione Prometeo (il nome fa riferimento alla mitologia, ma è anche acronimo di PROgetto Malattie Epatiche Trapianti E Oncologia) che compie 25 anni. È stata fondata infatti nel 1999 all’interno dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per sostenere pazienti in cura per malattie epatiche o sottoposti a trapianto di fegato.

    Tra gli obiettivi c’era anche quello di dare ospitalità e sostenere le famiglie dei trapiantati arrivati da altre città. Nel frattempo le attività dell’associazione, si sono moltiplicate ma sono rimasti intatti senso e obiettivo dell’iniziativa, come dimostrano le testimonianze dei volontari e delle persone passate per «Casa Prometeo». Tutti i diritti d’autore andranno all’associazione Prometeo.

    Da: Il Corriere della Sera – inserto Salute


    Un libro-inchiesta che nasce dalle voci dei protagonisti di 25 anni di vita vissuta nel mondo del volontariato – cronachediscienza.it

    Un saggio che raccoglie testimonianze e verità, tentando di rispondere alla crisi attuale del volontariato sociosanitario in un momento storico di riordino del Terzo Settore.

    “L’intera società civile non può ignorare il paradosso su cui si continua a equivocare, ovvero che l’opera di volontariato prestata per coloro che sono nel bisogno ha un enorme valore, pur essendo gratuita”.

    Attraverso un dialogo aperto con protagonisti del mondo del volontariato, con sostenitori, con ex-pazienti e con operatori del settore sanitario, il libro propone stimoli e riflessioni sul presente senza tralasciare indicazioni su cui costruire il futuro. Pagina dopo pagina, emerge chiaro un messaggio: sta a noi mantenere un ruolo di protagonisti e non di comparse in un mondo che cambia preservando “il buono e il giusto” che, dalle radici profonde della solidarietà e del riconoscimento del nostro prossimo, si ripropone come valore fondante della convivenza umana.

    Dopo una prima parte dedicata ai valori imprescindibili del volontariato sociale, sanitario e non solo, e una seconda focalizzata sui problemi emergenti, gli autori affrontano un’analisi esperienziale di cosa implichi oggi il riordino del Terzo Settore per le Organizzazione di volontariato (ODV). L’applicazione di un modello “aziendale” su cui lo Stato e gli economisti puntano. Le ODV, quindi, hanno oggi responsabilità precise, bilanci periodici e parametri da rispettare per dimostrare il valore del loro operato. ODV che, però, non hanno inquadramento della loro forza lavoro, libera o meno di impegnarsi negli obiettivi dell’organizzazione: un paradosso che non si riesce a comprendere quanto potrà durare. Nella parte finale del libro si prova a dare qualche risposta, ovviamente non definitiva, alle tante domande ancora aperte. Accanto alle parole del cuore e alle parole che restano, si potrà cercare qualche traccia di futuro sia nel passato, sia nel presente che gli autori hanno provato a narrare.

    Il libro è stato scritto da un medico oncologo, Vincenzo Mazzaferro, e da un giornalista, Maurizio Maria Fossati, grazie alla disponibilità di tanti amici che hanno accettato di parlare della loro esperienza vissuta in prima persona, da protagonisti nel mondo del volontariato, o come sostenitori che hanno contribuito a far sì che si potesse andare incontro ai bisogni del prossimo che ci è vicino. Tutti hanno risposto con entusiasmo all’invito a collaborare che ha rivolto loro la presidente di PROMETEO, con il desiderio di lasciare una testimonianza, animati dalla riconoscenza per quanto hanno ricevuto e per la gioia di aver potuto a loro volta donare in modo completamente altruistico. Per tutti è stato importante dare un messaggio che portasse conforto.

    Da: cronachediscienza.it