Mi chiamo Sandro Tanzillo, ho cinquantasette anni, avvocato… sposato con due figli, vivo e lavoro a Solopaca, piccolo paese della Provincia di Benevento, noto per il buon vino.
Tre anni or sono, nel marzo del 2004, grazie alle sagge indicazioni del mio medico di famiglia, ho scoperto la mia malattia: adenocarcinoma del colon retto. Sono stato operato egregiamente, una prima volta, presso una struttura locale e sottoposto a trattamenti chemioterapici. Nell’anno appena trascorso, ho subito due interventi chirurgici per metastasi al fegato, presso l’INT di Milano, con altri trattamenti di chemioterapia. Nell’anno che è appena cominciato, un altro intervento alla tiroide per carcinoma papillare, ancora presso l’INT di Milano.
Anche per essere sottoposto ai necessari successivi controlli, in questi mesi spesso sono stato‚ ospite‚ dell’INT ed in particolare di Casa Prometeo. In questo periodo, ho conosciuto tante persone, bravissimi medici ed efficaci infermieri, con i quali presumo di aver intrapreso anche rapporti di stima e di amicizia.
Sono oltremodo soddisfatto di aver scelto l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per affrontare la mia malattia e ritengo di essere stato curato egregiamente, ma apprezzo allo stesso modo il sostegno, la solidarietà e la cordiale affettuosità che l’associazione‚ Prometeo offre ai malati del reparto malattie epatiche e trapianto di fegato.
Gli interventi dello scorso anno, per altro riusciti con ottimi risultati, e le terapie a cui sono stato sottoposto, al momento, sembrano vittoriose sulla malattia. In ogni caso, la mia giornata è stata modificata, ho rallentato la mia attività, non ho cambiato la mia vita ed i miei interessi, ma apprezzo e gusto maggiormente il lento trascorrere del tempo. Pur avendo la consapevolezza della gravità della mia malattia, non ho mai avuto paura della morte; il cielo non si è oscurato, la mia vita continua a pulsare come sempre. Anche la malattia può diventare una straordinaria esperienza; ho imparato una cosa molto importante: la vita è bella anche nelle piccole cose normali della nostra quotidianità.
Sono grato a tutti coloro che mi sono stati vicini in questi mesi difficili, esprimo riconoscenza ai medici che mi hanno curato e mi seguono, ringrazio la famiglia e gli amici, è anche grazie a loro che affronto con serenità ed ottimismo il futuro. Tutto ciò che ho fatto in questo periodo mi ha dato una nuova grande forza e la convinzione che ogni esperienza, anche la più negativa, non è tale se vissuta come un dono di Dio, se viene accettata con serenità insieme a chi ti vuole bene. Dell’esperienza di questi mesi, sottoposto a difficili e rischiosi interventi chirurgici ed a cure impegnative, e dei prossimi che verranno, ho accettato il peso, sperando di poter riconvertire per me e per gli altri le energie ritrovate e la nuova vita riconquistata.
Sandro Tanzillo