(ANSA) – MILANO, 24 OTT – C’è un “paradosso” nella proposta di riordino del Terzo Settore per le Organizzazioni di Volontariato (ODV): il contrasto tra l’applicazione di un modello ‘aziendale’, caldeggiato dallo Stato con l’approvazione degli economisti, e la realtà della forza lavoro delle stesse ODV.
A porre il problema è ‘Prossimo, Molto Vicino’ (Edizioni San Paolo, 192 pagine, 15 euro), un libro-inchiesta, promosso dall’Associazione PROMETEO nata 25 anni fa all’interno dell’Istituto dei Tumori di Milano, e scritto a quattro mani dal giornalista scientifico Maurizio Maria Fossati e dal medico oncologo Vincenzo Mazzaferro.
Questo “paradosso” – secondo gli autori – è rappresentato dal fatto che se da una parte attraverso il modello aziendale “le ODV hanno oggi responsabilità precise, bilanci periodici e parametri da rispettare per dimostrare il valore del loro operato”, dall’altra esse “non hanno un inquadramento della loro forza lavoro, libera o meno di impegnarsi negli obiettivi dell’organizzazione”.
Il libro nasce delle interviste ai protagonisti di 25 anni di Prometeo, a sostenitori, ex-pazienti e operatori del settore sanitario. Dopo una prima parte dedicata ai valori imprescindibili del volontariato sociale, sanitario e non solo, e una seconda focalizzata sui problemi emergenti, nella parte finale si prova a dare qualche risposta alle tante domande ancora aperte.
Solo in Italia sono quasi 2 milioni e mezzo le persone che volontariamente e in modo continuativo fanno qualcosa per gli altri, singolarmente o in gruppi, “uomini e donne – rilevano gli autori – che spontaneamente, senza chiedere nulla in cambio ‘danno una mano’, si adoperano perché l’altro, che pure non conoscono, possa star meglio, possa superare una situazione difficile, un dolore, una crisi, uno sbandamento, una perdita”.
(ANSA).