Giacomo Infantino fotografo“Criteria è un lavoro sviluppato in due anni di frequentazione costante presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Il progetto, nato da un workshop, ha visto la collaborazione tra Accademia di Belle Arti di Brera e Fondazione IRCCS, con la coordinazione di Onlus PROMETEO. A fronte di un lavoro collettivo concretizzatosi in una mostra e in una pubblicazione scientifica, in questi anni, ho voluto approfondire la storia dell’Istituto e della vita al suo interno continuando singolarmente un’indagine personale sul tema della ricerca e della malattia.”

 

Abbiamo conosciuto Giacomo Infantino proprio in occasione di questa collaborazione. Fotografo e studente dell’Accademia di Brera, non solo ha realizzato molti degli scatti successivamente esposti e oggi presenti in reparto, ma si è anche occupato della realizzazione grafica del catalogo e dell’allestimento della mostra, tenutasi presso lo Spazio Eventi di Palazzo Pirelli lo scorso mese di marzo, dal titolo Lievi e Precisi come determinati voli. Sguardi altri sulla ricerca e la cura dei tumori.

Questa esperienza è stata per lui talmente segnante da averlo spinto a proseguire la ricerca all’interno dell’Istituto, dando così vita a un percorso fotografico a sé stante: CRITERIA. Ci siamo fatti raccontare da Giacomo stesso come nasce CRITERIA e cosa lo ha spinto a sviluppare questo progetto al di là del lavoro fatto come studente dell’Accademia:

 

CRITERIA di Giacomo Infantino: ricerca e malattia, una nuova visione 6La necessità di intraprendere questo percorso nasce dalla volontà di entrare sempre più in contatto con l’ambito medico e i pazienti. Diversi sono gli aspetti che mi hanno spinto su questa strada che, inizialmente, mi spaventava molto in quanto legata alla mia vita personale e famigliare.

È stata una decisione concreta per combattere dentro di me la demonizzazione della malattia e dei brutti ricordi legati all’Istituto.

 

CRITERIA di Giacomo Infantino: ricerca e malattia, una nuova visione 4La delicatezza del tema, le difficoltà, ma anche la volontà di conoscere un mondo molto distante dal mio è stata la spinta di motivazione nel prolungare il mio lavoro, inizialmente di sei mesi e che successivamente si è esteso per ben due anni interi.

Tutto questo si è rivelato in un percorso formativo e di presa di consapevolezza che ha profondamente influito sulla mia persona. Un’esperienza che consiglio non solo dal punto di vista fotografico, ma anche come bellissimo percorso utile a curare la propria anima e quella degli altri.

CRITERIA di Giacomo Infantino: ricerca e malattia, una nuova visione 1Nel mio caso, oltre a questo, la fotografia è stata il legante che ha attivato una cooperazione lavorativa tra me e i medici. Durante la realizzazione del lavoro ho avuto la possibilità di creare immagini con le stesse tecnologie del reparto di Radiologia e Diagnostica per Immagini (CDI). Incredibile constatare come fossimo legati, fotografi e medici, da ciò che rappresenta un’immagine, anche se con scopi totalmente diversi: entrambi attribuiamo ad essa il lato che appartiene alla sfera dell’estetica e dell’arte, molti di loro infatti sono artisti fotografi, tecnici di laboratorio e camera oscura o grandi appassionati di immagine.

 

CRITERIA di Giacomo Infantino: ricerca e malattia, una nuova visione 5Ho utilizzato molte fotografie d’archivio dell’IRCCS e attinto alla sua memoria storica che, mescolata al presente con nuove fotografie, hanno dettato la strada per una nuova lettura.
Il mio lavoro dunque si colloca in un immaginario effimero, posto tra finzione e realtà, passato e presente. Esso gioca sulle sensazioni e le percezioni di uno stato intimo e di immobilità emotiva personale, ma che viene oggettivato dalle registrazione concreta della camera. Fotografia a tratti documentaristica, di archivio, e immagini realizzate attraverso l’uso di macchinari medico-scientifici creano una corrispondenza di immobilità interiore che vuole essere superata o forse accettata.

Colgo ancora l’occasione per ringraziare tutto il personale medico, l’associazione PROMETEO in quanto si è distinta per la disponibilità e l’aiuto concreto datomi, i Professori Mazzaffero, Laera e Pizzi quali ideatori e curatori del progetto, e soprattutto tutti i volontari, i pazienti e i colleghi.”

CRITERIA 2017-2019, Giacomo Infantino

 

Grazie a Giacomo per aver raccontato attraverso i suoi scatti la storia dell’Istituto, il reparto, l’Associazione, tanti frammenti di vita all’interno di un “set” così particolare come può essere un ospedale.

CRITERIA di Giacomo Infantino: ricerca e malattia, una nuova visione

PROMETEO ci tiene a sostenere i giovani talenti, non solo nel campo della medicina, quindi ti invitiamo a seguire Giacomo.

Il suo sito: www.giacomoinfantino.com

 

 

 

Lievi e precisi come determinati voli. Il catalogo della mostraLa pubblicazione che racchiude il catalogo completo della mostra “Lievi e precisi come determinati voli. Sguardi altri sulla ricerca e la cura dei tumori” è ancora disponibile a fronte di un contributo a partire da 20,00 euro. Anche questo è un modo per sostenere i progetti di Associazione Onlus PROMETEO.

PRENOTA il catalogo della Mostra e ritiralo presso la segreteria PROMETEO
c/o Istituto Nazionale dei Tumori, Via Giacomo Venezian 1, Milano previo appuntamento telefonico contattando lo 02 23902878

Effettua un bonifico:
Banca Popolare di Sondrio: IBAN IT41 J 05696 01620 000015010X93
Causale: Catalogo Mostra (indica anche nome e cognome di chi ritirerà la copia)

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