Antonella ci racconta i suoi primi mesi da Volontaria PROMETEO.
“Sono volontaria di PROMETEO dall’ottobre 2015, grazie a Francesca che mi ha coinvolta dandomi così la possibilità di intraprendere questa nuova esperienza. La cordialità e l’aiuto che ho ricevuto da tutti i volontari (in particolare Stefania che mi ha affiancato) ha fatto sì che il mio timore iniziale si trasformasse in entusiasmo e voglia di donare il mio contributo.
Al mattino l’accoglienza nell’atrio è un momento importante perché mi permette di supportare persone che devono essere ricoverate e che, umanamente, si sentono smarrite e bisognose di aiuto morale; il tè pomeridiano, in reparto, offerto a pazienti e famigliari è un momento di dialogo che, a volte, ti rende partecipe della felicità di chi dopo lunga degenza coglie segni di piccoli ma significativi miglioramenti della propria situazione.
Purtroppo ci sono anche momenti di sconforto, come quello accaduto ad una degente alla quale, dopo una giornata di attesa, veniva comunicato il rinvio dell’intervento programmato, lasciandola in uno stato di profonda frustrazione; con l’aiuto di un’altra volontaria l’abbiamo rincuorata facendole accettare il rinvio di due giorni.
Non ho mai pensato di abbandonare questo percorso che mi fa sentire utile al prossimo donando con piccole attenzioni momenti di dolcezza a persone sofferenti.
< Quando, alla fine del turno in reparto, torni alla tua quotidianità senti dentro di te un senso di leggerezza e serenità per aver prestato te stessa ad un’opera meritevole>, questo direi a chi si proponesse per il volontariato.