Il regalo più bello per il prossimo Natale? Il libro sul volontariato “Prossimo, molto vicino” per aiutare l’Associazione PROMETEO - DialogoNewsIl volontariato può rendere il mondo migliore. Può offrire un senso di realizzazione e soddisfazione. Il volontariato può avere un impatto significativo sulle comunità in generale. Quando le persone decidono di fare volontariato, donano tempo e risorse per supportare cause ed iniziative importanti, che possono aiutare a migliorare la qualità della vita dei membri della comunità.

All’insegna di questi principi il collega Maurizio Fossati e il professor Vincenzo Mazzaferro, hanno realizzato per l’Associazione Prometeo il libro “Prossimo, molto vicino”, 192 pagine di testimonianze edite dalla casa editrice Edizioni San Paolo. I diritti d’autore (costo 15 euro) saranno devoluti tutti favore dell’associazione di volontariato Prometeo.

Si tratta di un libro-inchiesta che nasce dalle voci dei protagonisti di 25 anni di vita vissuta nel mondo del volontariato. Un saggio che raccoglie testimonianze e verità, tentando di rispondere alla crisi attuale del volontariato sociosanitario in un momento storico di riordino del Terzo Settore. “L’intera società civile non può ignorare il paradosso su cui si continua a equivocare, ovvero che l’opera di volontariato prestata per coloro che sono nel bisogno ha un enorme valore, pur essendo gratuita”.

I contenuti: Attraverso un dialogo aperto con protagonisti del mondo del volontariato, con sostenitori, con ex-pazienti e con operatori del settore sanitario, il libro propone stimoli e riflessioni sul presente senza tralasciare indicazioni su cui costruire il futuro. Pagina dopo pagina, emerge chiaro un messaggio: sta a noi mantenere un ruolo di protagonisti e non di comparse in un mondo che cambia preservando “il buono e il giusto” che, dalle radici profonde della solidarietà e del riconoscimento del nostro prossimo, si ripropone come valore fondante della convivenza umana.

Dopo una prima parte dedicata ai valori imprescindibili del volontariato sociale, sanitario e non solo, e una seconda focalizzata sui problemi emergenti, gli autori affrontano un’analisi esperienziale di cosa implichi oggi il riordino del Terzo Settore per le Organizzazione di volontariato (ODV). L’applicazione di un modello “aziendale” su cui lo Stato e gli economisti puntano. Le ODV, quindi, hanno oggi responsabilità precise, bilanci periodici e parametri da rispettare per dimostrare il valore del loro operato. ODV che, però, non hanno inquadramento della loro forza lavoro, libera o meno di impegnarsi negli obiettivi dell’organizzazione: un paradosso che non si riesce a comprendere quanto potrà durare. Nella parte finale del libro si prova a dare qualche risposta, ovviamente non definitiva, alle tante domande ancora aperte. Accanto alle parole del cuore e alle parole che restano, si potrà cercare qualche traccia di futuro sia nel passato, sia nel presente che gli autori hanno provato a narrare.

Gli autori: Il libro è stato scritto da un medico oncologo, Vincenzo Mazzaferro, e da un giornalista, Maurizio Maria Fossati, grazie alla disponibilità di tanti amici che hanno accettato di parlare della loro esperienza vissuta in prima persona, da protagonisti nel mondo del volontariato, o come sostenitori che hanno contribuito a far sì che si potesse andare incontro ai bisogni del prossimo che ci è vicino. Tutti hanno risposto con entusiasmo all’invito a collaborare che ha rivolto loro la presidente di PROMETEO, con il desiderio di lasciare una testimonianza, animati dalla riconoscenza per quanto hanno ricevuto e per la gioia di aver potuto a loro volta donare in modo completamente altruistico.
Per tutti è stato importante dare un messaggio che portasse conforto. I 25 anni di attività dell’Associazione PROMETEO hanno coinvolto, accompagnato e supportato la vita di molte persone, in un momento difficile della loro vita come quello della malattia oncologica. Le pagine del libro raccolgono pensieri e proposte tratti da momenti di vita vissuta per e con l’Associazione, da situazioni contingenti, talvolta di entusiasmo, talvolta di dolore. Pensieri maturati in esperienze formative nate dalla realtà, dagli interrogativi che sorgono quando per scelta o per caso ci si imbatte nella “voglia di dare una mano”.

Ma il libro vuole anche trasmettere lo stimolo a interessarsi e, se possibile, a entrare nel mondo del volontariato, anche solo semplicemente provando a farsi coinvolgere. Tutti abbiamo qualcosa da dare e tutti abbiamo bisogno di ricevere. Crederci è già un buon inizio che aiuta a non far prevalere il senso di inadeguatezza, spesso solo un alibi per non “prendere la rincorsa” e lanciarsi nella sorprendente dimensione dell’altruismo. Un’esperienza unica da vivere insieme agli altri.
Già 25 secoli fa Platone osservava che “La felicità non sta nel ricevere, ma nel dare”; un principio che la filosofia ha incardinato nella quotidianità dell’uomo comune e nella straordinarietà della vita. Anche i proverbi, che sono l’espressione più sincera della saggezza popolare, ci ricordano che “Il bene che fai, esce dalla porta e rientra dalla finestra”. “Fare del bene, donare qualcosa di sé rappresenta nella mia esperienza lo strumento in grado di dare alla vita il suo senso più alto. È una sorta di valore aggiunto che si percepisce solo maturando la consapevolezza che l’altruismo può diventare il sentimento-guida del nostro agire: solo così diamo sollievo agli altri senza pesare su noi stessi”, sono le parole di un ex paziente, filantropo.

La scienza che studia le condizioni di quello che definiamo come il “benessere umano” ci dice che per stare bene abbiamo bisogno degli altri, delle relazioni, dell’essere aiutati, amati. Abbiamo bisogno, secondo una prospettiva etico-relazionale, di essere riconosciuti come prossimo e di riconoscere come prossimo chi ci sta vicino. Da tempo immemorabile quella del riconoscimento e dell’attenzione al prossimo è una caratteristica innata, soprattutto in alcune persone e soprattutto in alcune culture. Si tratta di uomini e donne che spontaneamente, senza chiedere nulla in cambio “danno una mano”, si adoperano perché l’altro, che pure non conoscono, possa star meglio, possa superare una situazione difficile, un dolore, una crisi, uno sbandamento, una perdita.
In alcune società e nella nostra italiana in particolare, le forme di organizzazione collettiva di questa dote si sono moltiplicate nel tempo, trovando le più varie espressioni e realizzazioni: dalla banda di paese, all’associazione che orienta la ricerca scientifica di una nazione intera, dal piccolo nucleo di aiuto per il doposcuola di bambini con famiglie disagiate, a organizzazioni che trasportano e assistono intere popolazioni nei teatri di guerra. Solo in Italia sono quasi 2 milioni e mezzo le persone che volontariamente e in modo continuativo fanno qualcosa per gli altri, singolarmente o in gruppi, che appunto prendono il nome di Organizzazioni di volontariato (ODV).

Nell’ambito dell’organizzazione sanitaria, sono davvero tanti i problemi non direttamente correlati alla malattia che i volontari risolvono ogni giorno nei nostri ospedali. In definitiva, grazie al volontariato e all’impegno di persone meravigliose e schive, le Istituzioni e lo Stato suppliscono ai bisogni della popolazione non abbiente con un aiuto che altrimenti non sarebbe possibile erogare, se non a costi molto significativi. E questo libro vuole anche essere un ringraziamento a tutte queste splendide persone.

Da: dialogonews.wordpress.com

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